Le scienze della sicurezza a Trento

TRENTINO

– di Andrea Di Nicola –

È di questi giorni la notizia dell’addio a Trento e all’Ateneo trentino di Transcrime, centro di ricerca sulla criminalità transnazionale che dal 1994 si occupa di ricerca criminologica sul territorio provinciale. Dopo questa uscita di scena di un’esperienza importante alla quale io stesso fino alla fine del 2009 ho contribuito come coordinatore della sede di Trento, la criminologia e le scienze della sicurezza non scompariranno dal panorama della ricerca trentino. Nel 2011, con il sostegno di tutto l’Ateneo e della mia Facoltà, Dipartimento di Giurisprudenza – che oggi si conferma con l’adesione convinta del rettore Collini e del preside Nesi – abbiamo dato vita ad eCrime, il gruppo di ricerca sulla eCriminology di cui sono il coordinatore scientifico. Dietro c’è una visione innovativa e corale, che vuole portare il nostro Ateneo e il sistema della ricerca e della didattica trentina a competere a livello internazionale in tema di sicurezza. Ritengo infatti che la ricerca in questo settore ci vedrà tra i protagonisti se sapremo mettere a sistema, in modo realmente interdisciplinare, le tante competenze d’eccellenza di cui disponiamo in modo unico.

Sicurezza urbana, sicurezza per le aziende e per i loro prodotti, sicurezza geostrategica, sicurezza informatica, sicurezza per la politica internazionale e nazionale, sicurezza a servizio delle investigazioni, sicurezza per le pubbliche amministrazioni. Reati vecchi e nuovi. Il metodo interdisciplinare e l’innovazione nelle metodologie che ne derivano sono la chiave per generare ricerca che possa supportare istituzioni pubbliche e private e per formare studenti capaci di rispondere alle tante sfide della sicurezza. Siamo tra i pochi in Italia a poterci permettere di guardare a questo obiettivo. Questa visione è diventata oggi una realtà di cui siamo orgogliosi. […]

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