Con «eCrime» progetti per 4 milioni

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È dei giorni scorsi la notizia dell’addio di Transcrime a Trento. Il laboratorio interuniversitario che univa in collaborazione l’ateneo di Trento e la Cattolica si trasferirà definitivamente a Milano, ma questo non rallenterà la ricerca sulla criminalità in Trentino. Al contrario: «eCrime sta seguendo 12 progetti già finanziati per 3 milioni di euro, altri due progetti sono stati “vinti” nei giorni scorsi per un ulteriore milione. Il futuro della ricerca è florido». A parlare è Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico di eCrime: il centro studi che, nato da una costola di Transcrime, rappresenta oggi una delle punte più avanzate della ricerca universitaria internazionale.

«eCrime spiega Di Nicola – fa capo alla facoltà di giurisprudenza, io stesso sono professore di criminologia di quella facoltà. Ha però forti caratteristiche interdisciplinari: unisce criminologia, statistica e matematica, scienze sociali e scienza dell’informazione. Dunque “saperi” trasversali all’ateneo e che si mettono a servizio dello studio della sicurezza e della criminalità». Il carattere del gruppo ha forti connotazioni tecnologiche. «Ci sono grandi cambiamenti legati alle nuove tecnologie: nascono nuovi reati ma la tecnologia fa anche evolvere quelli vecchi, come ad esempio il traffico di migranti». Il centro coinvolge molte competenze all’interno dell’università, ma si rapporta costantemente anche con Fondazione Bruno Kessler, questura e organismi internazionali come l’Interpol di Lione «Il nostro obiettivo è far avanzare lo stato della conoscenza, ci occupiamo di scienze della sicurezza, siamo criminologi 2.0 e cerchiamo di proporre un approccio innovativo anche nei metodi». […]

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