Quali sono le caratteristiche dei crimini di identità? Quali strumenti e quali tecnologie possono essere efficaci per prevenirli e contrastarli? Chi sono le vittime? Per rispondere a queste e ad altre questioni, il gruppo di ricerca eCrime della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento ha condotto, come coordinatore, il progetto Web Pro ID (www.webproid.unitn.it), durato 3 anni e finanziato dalla Direzione Generale Affari Interni della Commissione europea con quasi 200 mila euro. Oltre a eCrime, fanno parte dell’iniziativa, come partner, anche RiSSC – Centro Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità, Telecom Italia, Vodafone, Wind, Consorzio per la Tutela del Credito e Ministero dell’Economia e delle Finanze. “L’obiettivo del nostro lavoro – dice Andrea Di Nicola, coordinatore di eCrime e del progetto – è stato costruire sinergie tra ricerca, istituzioni e aziende per realizzare conoscenza e strumenti applicativi per le protezione dell’identità. In questo come in altri casi nel settore della sicurezza è fondamentale, come è fondamentale adottare un approccio pienamente interdisciplinare. Vogliamo continuare su questa linea, intrapresa fin dalla costituzione del nostro gruppo di ricerca eCrime nella Facoltà di Giurisprudenza, tre anni fa. […]
Furti di identità: la “vittima tipo” è il maschio single tra i 35 e 54 anni
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