Una banca dati per prevenire il crimine

TRENTINO

– di Claudio Libera –

Una facoltà di Giurisprudenza con discrezione presidiata ma affollata di divise, ha ospitato ieri la presentazione dei risultati del progetto eSecurity, sistema informativo georiferito che incrocia ed organizza vecchi e nuovi dati per elaborare in modo automatico mappe di rischio a livello urbano. Operativo e facile da gestire per forze di polizia ed amministrazioni locali, eSecurity, progetto europeo, non è un semplice sistema di integrazione e di rappresentazione avanzata di dati ma aiuta a comprendere, prevedere e valutare alcuni fattori come l’insicurezza dei cittadini, il disordine nella città e ad anticipare i reati. Finanziato con circa 400mila euro dalla Commissione europea il progetto è frutto della collaborazione tra eCrime Università di Trento, Questura di Trento, Fbk e Comune di Trento.

Il progetto, che ha visto la città di Trento come laboratorio sperimentale, è un punto di partenza non certo di arrivo. Dopo il saluto del rettore Paolo Collini e del preside vicario della Facoltà di Giurisprudenza Fulvio Cortese, ad illustrare i risultati del progetto sono stati Andrea Di Nicola e Giuseppe Espa, coordinatore e vice-coordinatore scientifico di eCrime e del progetto eSecurity, con Cesare Furlanello, responsabile dell’Unità modelli predittivi per la biomedicina e l’ambiente di Fbk e Salvatore Ascione, vicequestore aggiunto e dirigente della squadra mobile di Trento. […]

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