Profughi, ricercatore si finge migrante per scovare i trafficanti di uomini

CORRIERE DEL VENETO

– di Valentina Iorio –

«I trafficanti di esseri umani usano i social per sponsorizzare i loro servizi quasi come una qualsiasi agenzia di viaggio. Il dato sorprendente è che per farlo usano profili aperti e pagine pubbliche accessibili a chiunque». Gabriele Baratto, giovane ricercatore bellunese (lui è di Feltre), ha finto di essere un migrante per studiare le mosse dei trafficanti sui social, nell’ambito del progetto di ricerca «Surf and Sound».
 
Lo studio, coordinato da Andrea Di Nicola, docente dell’Università di Trento, a capo del gruppo di ricerca «eCrime», mostra quanto sia facile trovare offerte di viaggio per attraversare il Mediterraneo, con mezzi di fortuna o barche a vela, a seconda della disponibilità economica, facendo una semplice ricerca. «Mettendosi in contatto con uno di questi profili –racconta Baratto – ci si trova davanti a una serie di pacchetti viaggio a prezzi diversi». […]

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