– di Erica Ferro –
II suo motto è «la scienza diventa intelligence». Ma nel senso del verbo latino intellego, declinato alla terza persona. Conoscere, dunque. Che cosa? I problemi e i rischi di sicurezza, per gestirli al meglio all’interno di un’azienda o di un’organizzazione pubblica: con questo obiettivo nasce Intellegit, start up dell’università di Trento ad alta interdisciplinarietà, la prima di stampo anche umanistico Criminologi, statistici, giuristi, manager, informatici, esperti di sicurezza e comunicazione si sono uniti per dare vita a una «boutique della sicurezza» come la chiama Andrea Di Nicola, uno dei soci proponenti di Intellegit: «Il nostro approccio, dato dalla scienza, è di ritagliare una soluzione adatta a ogni cliente come se fosse un abito su misura». Fra i clienti si possono annoverare istituzioni pubbliche, aziende o organizzazioni private. Anticontraffazione, lotta al furto di identità, salvaguardia dei marchi aziendali, fino alla predizione dei reati: è attorno a questi temi che la ricerca -tramite la start up — diventa business, andando a intercettare, come spiega il presidente Alberto Lina (già manager di Ansaldo, Impregilo, Finmeccanica), «bisogni che diventano esigenze di mercato». Un esempio? In Italia nel 2014 i casi accertati di frode creditizia mediante furto di identità sono stati circa 25.500: le banche hanno perso 171 milioni. Intellegit ha messo a punto IDentify, un servizio che consente di bloccare le frodi in tempo reale e può evitarne almeno il 30%. […]