Con eSecurity sono stati mappati i reati non denunciati perpetrati in città, quattro gli step del progetto e col primo sono stati distribuiti 4040 questionari, registrando il 38% delle risposte. Ne è scaturito un quadro di non facile interpretazione, ma dal quale risulta che a Sardagna e Povo il rischio percepito è superiore al rischio reale. Perché di difficile interpretazione? «Perché mancano dei dati da comparare. A livello nazionale abbiamo i risultati di progetti similari, ma non uguali; mentre in Trentino si tratta del primo in assoluto. E’ difficile quindi- è il parere di Andrea Di Nicola professore aggregato di criminologia a giurisprudenza e coordinatore di eSecurity e eCrime – dare un valore ad un reato subito da 7 cittadini su cento. Possiamo dire di aver acquisito un’informazione globale che andrà analizzata e confrontata con gli altri tre stadi del progetto». Cosa indica il dato globale? «Indica che nel Centro Storico sono più frequenti i reati contro il patrimonio, mentre in periferia a primeggiare sono i furti». […]
In centro storico reati più frequenti
TRENTINO