– di Tommaso Magrini –
[…] Esistono casi, per ora più unici che rari, nei quali il lavoro comune con la polizia è già realtà. Come il progetto europeo eSecurity realizzato da Università e Questura di Trento. «Siamo partiti anni fa con l’obiettivo di diminuire i furti in appartamento», spiega a pagina99 Salvatore Ascione, capo della Squadra Mobile di Trento. «Grazie alla raccolta e alla georeferenziazione dei dati abbiamo individuato con precisione le strade e le vie più a rischio al fine di distribuire meglio le risorse». E i furti si sono ridotti di più del 70 per cento. Il coordinatore scientifico del progetto, il criminologo Andrea Di Nicola, ha dato di recente vita a Intellegit, una startup con la quale la ricerca si apre al mercato. «Ci muoviamo sempre sulla prevenzione della criminalità », spiega Di Nicola. «L’obiettivo è aiutare aziende private e pubbliche a gestire i rischi. Offriamo una serie di prodotti e servizi legati alla business intelligence, utili per esempio contro la contraffazione dei farmaci e contro i furti di identità. Poi facciamo intelligence geostrategica, aiutando le aziende che vogliono investire o spostare dipendenti all’estero a prevenire i rischi con micro e macroanalisi. Dati non strutturati che presi singolarmente possono non dire niente diventano invece indicatori utili di rischi georiferiti se messi in relazione tra loro». […]