ICT e dati incrociati, ecco la mappa del crimine

CORRIERE DEL TRENTINO

– di Linda Pisani –

Prevedere un crimine prima che accada è il sogno di tutti i criminologi. Sogno che ora è più vicino alla realtà grazie alla tecnologia Ict. Caso unico in Europa – nel mondo se ne contano 3/4 – c’è un progetto che parte proprio da Trento e dall’Università (gruppo di ricerca eCrime), in collaborazione con Questura, Fondazione Bruno Kessler e Comune di Trento. Il futuro “a portata di mano” si chiama “eSecurity”; in pratica si tratta di un sistema Ict georiferito di raccolta dati sul crimine, il disordine sociale e i livelli di insicurezza percepiti dai cittadini. “Un progetto – ha spiegato la Rettrice Daria De Pretis nel corso della conferenza stampa di presentazione – che porta la criminologia su una nuova strada, che abbraccia l’interdisciplinarietà perché elabora i database non solo delle forze di polizia, ma incrocia le diverse banche dati che abbiamo a disposizione. […]

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