Creato il software che predice i reati

L'ADIGE

Inserire una miriade di dati. Luoghi dei reati, giorno, mese, ora, tipologia della vittima. Poi rielaborarli insieme a una serie di variabili, come le condizioni meteo, oppure l’illuminazione. Ed ecco che ne esce un quadro sulla situazione della criminalità in una città, in questo caso Trento. E stato presentato ieri il nuovo software eSecurity, un progetto europeo finanziato con 400 mila euro e frutto della collaborazione tra eCrime (Università di Trento), Questura, Fondazione Bruno Kessler e Comune di Trento.

Un sistema che permette in modo automatico di visualizzare mappe di rischio a livello urbano e quindi capire, ad esempio, dove e quando concentrare il maggior numero di forze dell’ordine. Un sistema che sulla carta dovrebbe aiutare a comprendere, prevedere e valutare alcuni fattori come l’insicurezza dei cittadini, il disordine nella città e anticipare i reati. Per quanto riguarda la città di Trento, ad esempio, è stato scoperto che c’è un divario tra l’insicurezza percepita e quella reale. […]

L’Adige